Da qualche giorno, in Italia, circola un video che mostra un poliziotto armato interrompere bruscamente le celebrazioni della messa in una piccola città del nord della Lombardia, ordinando al sacerdote di sospendere immediatamente e congedare tutti. Il parroco, però, rifiuta e prosegue l’omelia, dicendo al Carabiniere di avere solo 13 fedeli ben distanziati tra loro e che ognuno di loro indossa una mascherina. Al sacerdote, però, è stata fatta una multa di 680 euro, a ogni fedele una di 280 euro: tutti per violazione delle attuali misure del governo contro gli incontri pubblici a causa del Covid-19.
Poco importa se il poliziotto ignorava totalmente il Codice Penale italiano che afferma (art. 405) che chiunque interrompa i riti religiosi all’interno di un’area pubblica o di un edificio pubblico (una chiesa, in questo caso) potrebbe subire una pena detentiva fino a due anni. Poco importa dell’art. 19 della Costituzione italiana che tutela specificamente la libertà di culto e i riti religiosi. L’attuale governo italiano, probabilmente il peggiore della storia italiana recente e remota, ha gettato qualsiasi possibile maschera di decenza e rispetto di leggi fondamentali come la Costituzione italiana che – in teoria – dovrebbe essere al di sopra di qualsiasi altra legge del paese.
Questo episodio è soltanto un’altra scena orwelliana che qualcuno avrebbe considerato impossibile solo poco tempo fa. Gli italiani si stanno rapidamente abituando a scene da incubo che potrebbero benissimo essere la trama di un film horror di bassa lega, come un convoglio dell’esercito che trasporta cadaveri dalle aree più colpite per essere cremati altrove e senza un funerale (e soprattutto senza autopsia) ai droni ed elicotteri in bilico sopra un runner solitario lungo una spiaggia o un parco pubblico, fino ai poliziotti che minacciano multe a chiunque sia stato colto fuori casa “senza motivo”.
Razionalità, logica, decenza e buon senso sono finiti tutti fuori dalla porta in un arco di tempo nessuno avrebbe potuto immaginare solo pochi mesi fa. La principale autorità morale, dalla quale ti aspetteresti almeno la messa in discussione di queste misure folli, ha di fatto abdicato al suo ruolo. In effetti, la chiesa cattolica ha rapidamente adottato misure che nella maggior parte dei casi sono andate oltre quanto richiesto dalle autorità pubbliche, chiudendo chiese, messe e funerali, senza fare domande. E, come nel caso del prete che ha insistito per celebrare la messa, lo ha rapidamente liquidato come un reietto ribelle e inopportuno.
Inoltre, l’attuale governo italiano, alias La Junta, ci ricorda in effetti una giunta militare sudamericana che ha dirottato il potere con un colpo di stato. Chiamatelo come volete questo colpo di stato: pandemia, Covid-19, virus, o qualunque altra cosa. Le libertà civili sono state sospese anche al di là delle semplici necessità mediche e della ragionevolezza, molto peggio di qualsiasi altro paese in Europa. Il governo italiano attuale sembra una replica di un governo fantoccio istituito da potenze straniere, proprio come nel 1943, dopo che l’Italia fu divisa in due governi, uno a sud nella zona occupata dagli Alleati e uno a nord dove gli occupanti erano i tedeschi. Nessuno ha eletto questo governo, i suoi ministri, il premier, i viceministri. Tutti fanno parte di una strana coalizione di ex acerrimi nemici che, dall’oggi al domani, si è trasformata in un gruppo di vecchi amici, solo per condividere il potere.
Il M5S (Movimento 5 stelle) e il PD (Partito Democratico) erano ai già ferri corti prima della formazione di questo nuovo governo, nel 2019, come da trama di una buona commedia all’italiana. Ora, invece, vanno molto d’accordo, non solo politicamente, ma, guarda un po’ che coincidenza, anche geograficamente. Fatta eccezione per alcuni ministri e vice ministri, la maggior parte dei membri di questo governo proviene dall’Italia meridionale, incluso il premier Conte. La stragrande maggioranza di loro non ha precedenti esperienze lavorative di alcun genere se non essere un politico sin dalla tenera età.
Dopo una serie infinita di nuove misure e restrizioni, il più delle volte in contraddizione reciproca, e in aperta violazione delle leggi costituzionali, il governo ha finalmente imposto il lockdown nazionale a metà marzo, quando era davvero troppo tardi, visto che migliaia di persone provenienti da tutta Italia avevano già avuto il tempo di tornare nelle loro città e o nei paesi di provincia partendo dalla zona più colpita del paese: la Lombardia. Il fatto che la pandemia non si sia effettivamente diffusa nell’Italia meridionale – a parte pochi casi isolati – è stata una benedizione, in quanto avremmo potuto assistere a un disastro di proporzioni bibliche dato che il sistema sanitario pubblico nel sud è notoriamente inferiore agli standard della decenza, e comunque incapace ad affrontare un’emergenza di questa portata.
Sfigato, o meglio senza speranza (volendo giocare col suo cognome), l’attuale ministro italiano della salute, Roberto Speranza è un esempio appropriato di come funziona questo governo. Con una laurea in scienze politiche e nessuna esperienza in campo medico, ha nominato un team di (cosiddetti) esperti, a loro volta guidati da un altro esperto che ha affermato di essere un membro dell’OMS, vantando altri traguardi e risultati in ambito medico.
Ma solo pochi giorni fa l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) si è sentita in dovere di rilasciare una dichiarazione ufficiale in cui licenzia formalmente il dott. Walter Ricciardi, l’espertone del ministro senza speranza, di non essere un membro dell’OMS, avvertendo che le sue opinioni “non dovrebbe essere associate” con quelle dell’OMS. In realtà il ragazzo è un ex attore di serie B in film italiani poco conosciuti, ma ha una laurea in igiene dentale e le giuste connessioni politiche gli sono valse un posto di alta reputazione come direttore dell’ISS (l’Istituto Nazionale di Salute) fino al 2018, quando si è dimesso dopo un’inchiesta che ha rivelato le sue collaborazioni (mentre ricopriva l’incarico di direttore) con le case farmaceutiche e i suoi sforzi per rendere obbligatorio un vaccino contro il meningococco B che si è rivelato completamente inutile.
Non ci vuole una laurea in scienze politiche per notare che si tratta di un governo fatto di patetici collaborazionisti, le cui uniche preoccupazioni sono di mantenere i loro (redditizi) posti il più a lungo possibile seguendo gli ordini loro imposti su base giornaliera da Bruxelles o Berlino. Quando altri paesi hanno offerto il loro aiuto come ad esempio la Russia, nonostante qualche dichiarazione di calorosa gratitudine da parte della maggior parte delle autorità locali più colpite dal virus, gli aggiornamenti sulle squadre russe che operano nel nord Italia sono praticamente scomparsi da media mainstream. Ciò è accaduto dopo che La Stampa, uno dei principali quotidiani europeisti con base a Torino, ha espresso dubbi aperti sulle “reali motivazioni” della Russia per essere così generosa con l’Italia.
Tutti concordano sul fatto che le restrizioni imposte agli italiani e alle loro libertà civili non sono solo draconiane: sono insensate anche dal punto di vista medico, implementate ufficialmente per far scendere la curva di diffusione del virus, ma in realtà per distruggere il morale e la volontà delle persone. Perché tutto ciò? Il peggio deve ancora venire. La volontà e la risoluzione degli italiani devono essere spezzate al fine di inaugurare tagli e “riforme” in stile greco che porteranno l’Italia in ginocchio, e quindi costretta ad accettare qualsiasi misura imposta dall’UE.
L’acronimo onnipresente in questi giorni in Italia non è Covid. È MES, che sta per Meccanismo europeo di stabilità. Saltando tutti i tecnicismi, vediamo cosa significherà per l’Italia in termini semplici. Questo governo collaborazionista, avendo ostinatamente rifiutato di adottare misure economiche che tutti gli altri paesi europei hanno implementato, sta semplicemente esponendo l’economia a grave rischio di default. Quando ciò diventerà inevitabile, allora il MES interverrà e costringerà l’Italia, al fine di “essere salvata” dal completo collasso, ad accettare una raccapricciante varietà di misure di “recupero” proprio come è accaduto in Grecia negli anni precedenti.
Ancora una volta, un déjà-vu. Proprio come nel 2011 le improvvise – forzate – dimissioni di Berlusconi alla carica di primo ministro italiano hanno visto l’allora presidente della repubblica Giorgio Napolitano formare un nuovo esecutivo non eletto incaricato di eseguire “riforme economiche” guidate dal tecnico europeo Mario Monti. Il calvario però si ripete nel 2020, per gentile concessione di un nemico invisibile (alias Covid-19), e l’inevitabile arresto improvviso dell’economia italiana: ecco che una “task force” di esperti, che sovrintende alle politiche economiche del governo, è stata nominata dal presidente Mattarella.
Prendi Vittorio Colao, il cui CV è praticamente un cliché che non varrebbe la pena menzionare. Ex CEO di Vodafone, MBA presso Harvard, esperienze in Morgan Stanley, McKinsey, Unilever e l’elenco potrebbe continuare all’infinito. Per non parlare del suo rapporto personale con Bill Gates, George Soros e simili.
Ecco, subito dopo essere stato nominato, Colao ha chiesto per sé e per gli altri “esperti” la completa immunità civile e penale. Pensate che una richiesta così particolare – come dire – abbia fatto notizia? A malapena. Dobbiamo a pochi rappresentanti dei partiti di opposizione che hanno storto il naso su una richiesta più unica che rara il fatto che in qualche modo la notizia sia trapelata. Silenzio completo, invece, da parte dei media principali. Cosa dovremmo dedurre? Come minimo, che questo gruppo di esperti stia evidentemente pensando di violare le leggi esistenti. Sarà interessante vedere cosa accadrà nelle prossime settimane. Nel frattempo, gli italiani sono sempre più stanchi di questo blocco brutale e inutile e molto probabilmente non aspetteranno il 4 maggio poter uscire.
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Benvenuti nell’Italia orwelliana del 2020 – La cruda analisi di ZeroHedge
articolo di Claudio Messora per byoblu.com
Da qualche giorno, in Italia, circola un video che mostra un poliziotto armato interrompere bruscamente le celebrazioni della messa in una piccola città del nord della Lombardia, ordinando al sacerdote di sospendere immediatamente e congedare tutti. Il parroco, però, rifiuta e prosegue l’omelia, dicendo al Carabiniere di avere solo 13 fedeli ben distanziati tra loro e che ognuno di loro indossa una mascherina. Al sacerdote, però, è stata fatta una multa di 680 euro, a ogni fedele una di 280 euro: tutti per violazione delle attuali misure del governo contro gli incontri pubblici a causa del Covid-19.
Poco importa se il poliziotto ignorava totalmente il Codice Penale italiano che afferma (art. 405) che chiunque interrompa i riti religiosi all’interno di un’area pubblica o di un edificio pubblico (una chiesa, in questo caso) potrebbe subire una pena detentiva fino a due anni. Poco importa dell’art. 19 della Costituzione italiana che tutela specificamente la libertà di culto e i riti religiosi. L’attuale governo italiano, probabilmente il peggiore della storia italiana recente e remota, ha gettato qualsiasi possibile maschera di decenza e rispetto di leggi fondamentali come la Costituzione italiana che – in teoria – dovrebbe essere al di sopra di qualsiasi altra legge del paese.
Questo episodio è soltanto un’altra scena orwelliana che qualcuno avrebbe considerato impossibile solo poco tempo fa. Gli italiani si stanno rapidamente abituando a scene da incubo che potrebbero benissimo essere la trama di un film horror di bassa lega, come un convoglio dell’esercito che trasporta cadaveri dalle aree più colpite per essere cremati altrove e senza un funerale (e soprattutto senza autopsia) ai droni ed elicotteri in bilico sopra un runner solitario lungo una spiaggia o un parco pubblico, fino ai poliziotti che minacciano multe a chiunque sia stato colto fuori casa “senza motivo”.
Razionalità, logica, decenza e buon senso sono finiti tutti fuori dalla porta in un arco di tempo nessuno avrebbe potuto immaginare solo pochi mesi fa. La principale autorità morale, dalla quale ti aspetteresti almeno la messa in discussione di queste misure folli, ha di fatto abdicato al suo ruolo. In effetti, la chiesa cattolica ha rapidamente adottato misure che nella maggior parte dei casi sono andate oltre quanto richiesto dalle autorità pubbliche, chiudendo chiese, messe e funerali, senza fare domande. E, come nel caso del prete che ha insistito per celebrare la messa, lo ha rapidamente liquidato come un reietto ribelle e inopportuno.
Inoltre, l’attuale governo italiano, alias La Junta, ci ricorda in effetti una giunta militare sudamericana che ha dirottato il potere con un colpo di stato. Chiamatelo come volete questo colpo di stato: pandemia, Covid-19, virus, o qualunque altra cosa. Le libertà civili sono state sospese anche al di là delle semplici necessità mediche e della ragionevolezza, molto peggio di qualsiasi altro paese in Europa. Il governo italiano attuale sembra una replica di un governo fantoccio istituito da potenze straniere, proprio come nel 1943, dopo che l’Italia fu divisa in due governi, uno a sud nella zona occupata dagli Alleati e uno a nord dove gli occupanti erano i tedeschi. Nessuno ha eletto questo governo, i suoi ministri, il premier, i viceministri. Tutti fanno parte di una strana coalizione di ex acerrimi nemici che, dall’oggi al domani, si è trasformata in un gruppo di vecchi amici, solo per condividere il potere.
Il M5S (Movimento 5 stelle) e il PD (Partito Democratico) erano ai già ferri corti prima della formazione di questo nuovo governo, nel 2019, come da trama di una buona commedia all’italiana. Ora, invece, vanno molto d’accordo, non solo politicamente, ma, guarda un po’ che coincidenza, anche geograficamente. Fatta eccezione per alcuni ministri e vice ministri, la maggior parte dei membri di questo governo proviene dall’Italia meridionale, incluso il premier Conte. La stragrande maggioranza di loro non ha precedenti esperienze lavorative di alcun genere se non essere un politico sin dalla tenera età.
Dopo una serie infinita di nuove misure e restrizioni, il più delle volte in contraddizione reciproca, e in aperta violazione delle leggi costituzionali, il governo ha finalmente imposto il lockdown nazionale a metà marzo, quando era davvero troppo tardi, visto che migliaia di persone provenienti da tutta Italia avevano già avuto il tempo di tornare nelle loro città e o nei paesi di provincia partendo dalla zona più colpita del paese: la Lombardia. Il fatto che la pandemia non si sia effettivamente diffusa nell’Italia meridionale – a parte pochi casi isolati – è stata una benedizione, in quanto avremmo potuto assistere a un disastro di proporzioni bibliche dato che il sistema sanitario pubblico nel sud è notoriamente inferiore agli standard della decenza, e comunque incapace ad affrontare un’emergenza di questa portata.
Sfigato, o meglio senza speranza (volendo giocare col suo cognome), l’attuale ministro italiano della salute, Roberto Speranza è un esempio appropriato di come funziona questo governo. Con una laurea in scienze politiche e nessuna esperienza in campo medico, ha nominato un team di (cosiddetti) esperti, a loro volta guidati da un altro esperto che ha affermato di essere un membro dell’OMS, vantando altri traguardi e risultati in ambito medico.
Ma solo pochi giorni fa l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) si è sentita in dovere di rilasciare una dichiarazione ufficiale in cui licenzia formalmente il dott. Walter Ricciardi, l’espertone del ministro senza speranza, di non essere un membro dell’OMS, avvertendo che le sue opinioni “non dovrebbe essere associate” con quelle dell’OMS. In realtà il ragazzo è un ex attore di serie B in film italiani poco conosciuti, ma ha una laurea in igiene dentale e le giuste connessioni politiche gli sono valse un posto di alta reputazione come direttore dell’ISS (l’Istituto Nazionale di Salute) fino al 2018, quando si è dimesso dopo un’inchiesta che ha rivelato le sue collaborazioni (mentre ricopriva l’incarico di direttore) con le case farmaceutiche e i suoi sforzi per rendere obbligatorio un vaccino contro il meningococco B che si è rivelato completamente inutile.
Non ci vuole una laurea in scienze politiche per notare che si tratta di un governo fatto di patetici collaborazionisti, le cui uniche preoccupazioni sono di mantenere i loro (redditizi) posti il più a lungo possibile seguendo gli ordini loro imposti su base giornaliera da Bruxelles o Berlino. Quando altri paesi hanno offerto il loro aiuto come ad esempio la Russia, nonostante qualche dichiarazione di calorosa gratitudine da parte della maggior parte delle autorità locali più colpite dal virus, gli aggiornamenti sulle squadre russe che operano nel nord Italia sono praticamente scomparsi da media mainstream. Ciò è accaduto dopo che La Stampa, uno dei principali quotidiani europeisti con base a Torino, ha espresso dubbi aperti sulle “reali motivazioni” della Russia per essere così generosa con l’Italia.
Tutti concordano sul fatto che le restrizioni imposte agli italiani e alle loro libertà civili non sono solo draconiane: sono insensate anche dal punto di vista medico, implementate ufficialmente per far scendere la curva di diffusione del virus, ma in realtà per distruggere il morale e la volontà delle persone. Perché tutto ciò? Il peggio deve ancora venire. La volontà e la risoluzione degli italiani devono essere spezzate al fine di inaugurare tagli e “riforme” in stile greco che porteranno l’Italia in ginocchio, e quindi costretta ad accettare qualsiasi misura imposta dall’UE.
L’acronimo onnipresente in questi giorni in Italia non è Covid. È MES, che sta per Meccanismo europeo di stabilità. Saltando tutti i tecnicismi, vediamo cosa significherà per l’Italia in termini semplici. Questo governo collaborazionista, avendo ostinatamente rifiutato di adottare misure economiche che tutti gli altri paesi europei hanno implementato, sta semplicemente esponendo l’economia a grave rischio di default. Quando ciò diventerà inevitabile, allora il MES interverrà e costringerà l’Italia, al fine di “essere salvata” dal completo collasso, ad accettare una raccapricciante varietà di misure di “recupero” proprio come è accaduto in Grecia negli anni precedenti.
Ancora una volta, un déjà-vu. Proprio come nel 2011 le improvvise – forzate – dimissioni di Berlusconi alla carica di primo ministro italiano hanno visto l’allora presidente della repubblica Giorgio Napolitano formare un nuovo esecutivo non eletto incaricato di eseguire “riforme economiche” guidate dal tecnico europeo Mario Monti. Il calvario però si ripete nel 2020, per gentile concessione di un nemico invisibile (alias Covid-19), e l’inevitabile arresto improvviso dell’economia italiana: ecco che una “task force” di esperti, che sovrintende alle politiche economiche del governo, è stata nominata dal presidente Mattarella.
Prendi Vittorio Colao, il cui CV è praticamente un cliché che non varrebbe la pena menzionare. Ex CEO di Vodafone, MBA presso Harvard, esperienze in Morgan Stanley, McKinsey, Unilever e l’elenco potrebbe continuare all’infinito. Per non parlare del suo rapporto personale con Bill Gates, George Soros e simili.
Ecco, subito dopo essere stato nominato, Colao ha chiesto per sé e per gli altri “esperti” la completa immunità civile e penale. Pensate che una richiesta così particolare – come dire – abbia fatto notizia? A malapena. Dobbiamo a pochi rappresentanti dei partiti di opposizione che hanno storto il naso su una richiesta più unica che rara il fatto che in qualche modo la notizia sia trapelata. Silenzio completo, invece, da parte dei media principali. Cosa dovremmo dedurre? Come minimo, che questo gruppo di esperti stia evidentemente pensando di violare le leggi esistenti. Sarà interessante vedere cosa accadrà nelle prossime settimane. Nel frattempo, gli italiani sono sempre più stanchi di questo blocco brutale e inutile e molto probabilmente non aspetteranno il 4 maggio poter uscire.